Un nuovo manuale per organizzazioni umanitarie
Una guida attenta offre una mappa per future collaborazioni tra partner comprovati
A giugno, alla Convention del Rotary International a Houston, il Past Presidente RI K.R. Ravindran ha avviato una conversazione con i rappresentanti dell'UNICEF. L'argomento era la terribile crisi economica che ha lasciato più di 5 milioni di persone nello Sri Lanka, Paese d'origine di Ravindran, senza cibo e medicine adeguate. Da quella conversazione è nato Lifeline Sri Lanka, un progetto del Rotary e dell'UNICEF per fornire medicine, materiale per la purificazione dell'acqua, materiale educativo e altre necessità alle famiglie del Paese insulare.
“Il significato di questo momento storico è dato dal fatto che queste due prestigiose organizzazioni si sono unite per dare il loro sostegno ad una singola nazione in difficoltà", ha dichiarato Ravindran quando il progetto è stato lanciato ad agosto. Nel giro di tre settimane, il progetto aveva ricevuto più di 70.000 dollari di donazioni.
Un aspetto particolare di questa storia è particolarmente interessante per Stephanie Jacquier, specialista di filantropia globale e partnership per l'UNICEF. "È l'esempio di un Rotariano che sta facendo qualcosa a livello locale, insieme all'UNICEF, in un Paese specifico", ha dichiarato. Enfasi su locale.

Michael J. Nyenhuis, presidente e CEO di UNICEF USA, mentre parla durante la Giornata Rotary 2022 con l'UNICEF.
Foto a cura di Monika Lozinska
La storia di Lifeline Sri Lanka è fonte di ispirazione, ma tale cooperazione non è una rarità. In tutto il mondo, il Rotary e l'UNICEF, ciascuno con una presenza in oltre 190 Paesi e aree geografiche, lavorano insieme su questioni relative allo sviluppo globale, agli aiuti umanitari e alla pace. La partnership risale al 1988, quando le due organizzazioni si sono unite all'Organizzazione Mondiale della Sanità e i UCentri Statunitensi per la prevenzione e la cura delle malattie (CDC) come membri fondanti della Global Polio Eradication Initiative. La GPEI adesso include anche la Bill & Melinda Gates Foundation e Gavi, the Vaccine Alliance.
"Il Rotary e l'UNICEF hanno una lunga storia di collaborazione di successo, a partire dalla nostra partnership per proteggere i bambini dalla polio, fino ad arrivare ad altri programmi prioritari in cui possiamo sfruttare insieme i nostri punti di forza unici", ha dichiarato Michael J. Nyenhuis, Presidente e CEO dell'UNICEF USA.
Mark Daniel Maloney, Past Presidente del RI e attuale Amministratore della Fondazione Rotary, esalta la "fiducia reciproca" tra le due organizzazioni. "Quando mettiamo il denaro nelle mani dell'UNICEF, quando finanziamo i programmi che l'UNICEF sta portando avanti per l'eradicazione della polio, sappiamo che ne verrà fatto buon uso".
Guardando al futuro, le organizzazioni hanno messo a punto un nuovo approccio, introdotto attraverso un manuale intitolato Local Collaboration Framework (Quadro di collaborazione locale), progettato per ampliare e aumentare il loro impatto collettivo. "Il quadro è una guida completa per i Rotary club locali, che possono collaborare con l'UNICEF per determinare e affrontare i bisogni più importanti a livello locale", ha dichiarato Nyenhuis.
"È un invito a creare sinergie e a fare leva sugli sforzi del Rotary", aggiunge Maloney. "Il Rotary può mettere a disposizione le proprie forze sul campo, mentre l'UNICEF mette a disposizione le proprie competenze".

Le socie del Rotary Carolyn Johnson, Padmini Murthy e Rose Cardarelli hanno partecipato alla Giornata Rotary 2022 con l'UNICEF.
Foto a cura di Monika Lozinska
10 passi per il successo
Il manuale Local Collaboration Framework fornisce passi dettagliati per i soci del Rotary e lo staff UNICEF per implementare progetti con base comunitaria di successo:
- Imparare a conoscere Rotary e UNICEF
- Informarsi sui benefici della collaborazione
- Connttersi localmente
- Conoscersi a vicenda
- Identificare le opportunità per la collaborazione
- Creare un piano d'azione
- Renderlo ufficiale
- Tener traccia dei successi
- Mostrare i successi
- Trasformare la visione in realtà
Per implementare meglio questo nuovo approccio, i rappresentanti di entrambe le organizzazioni hanno collaborato per creare quella che Maloney definisce una "road map per espandere le nostre relazioni con l'UNICEF". Rose Cardarelli, socia del Rotary Club Washington Global, Washington, D.C., e rappresentante del RI presso l'UNICEF/New York, ha assunto un ruolo guida in questo processo. "La collaborazione ha incluso l'identificazione congiunta dei Paesi in cui sono rappresentati sia il Rotary che l'UNICEF, lo studio di precedenti potenziali progetti congiunti e la conduzione di sondaggi e interviste personali con i soci del Rotary e il personale dell'UNICEF", ha dichiarato. "Era importante avere una partecipazione globale attraverso una rappresentanza regionale".
Il processo è iniziato nell'autunno 2020 e, nel corso di un anno, si è evoluto in un processo quantitativo e qualitativo in due fasi. "Non volevamo affrettarci, volevamo fare le cose per bene", dice Jacquier. "Sapevamo che era importante raccogliere prima le prove dal 'pubblico'. Perché una volta che si conosce il pubblico, si è meglio posizionati per rispondere alle sue esigenze".
Tutto questo lavoro preliminare è sfociato in un manuale di 64 pagine che fornisce indicazioni chiare e utili, politiche, modelli e altri strumenti per consentire al Rotary e all'UNICEF di lavorare bene insieme a livello locale (vedi "10 passi per il successo", a destra). "È una guida che fornisce un metodo valido da seguire per consentire ai membri del personale del Rotary e dell'UNICEF di avviare discussioni per progetti comuni", ha dichiarato Cardarelli. "Raccoglie le migliori prassi, i metodi per la collaborazione e per facilitare l'impegno del partenariato. Si tratta di un documento vivo, nel senso che i metodi possono essere ulteriormente perfezionati con gli impegni che ne derivano".
Jacquier condivide questo approccio. "Dovremmo sempre avere lo spirito di continuare a migliorare questo strumento", afferma, aggiungendo che sarebbe una buona idea rivedere collettivamente il manuale periodicamente per apportare modifiche che riflettano l'evoluzione delle esigenze.
In cifre
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385 milioni
Numero stimato del numero di bambini che vivono in povertà
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23 milioni
Numero di bambini che hanno saltato le vaccinazioni di routine nel 2020 a causa di interruzioni dei servizi di immunizzazione
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800
Numero approssimativo di bambini che muoiono ogni giorno per malattie prevenibili causate da acqua non sicura e mancanza di servizi igienici.
Fonte: manuale Local Collaboration Framework
Il manuale è stato presentato a marzo a New York in occasione della Giornata del Rotary con l'UNICEF. È stato distribuito agli uffici dell'UNICEF ed è disponibile per i distretti e i club tramite Il mio Rotary - anche se alcuni soci del Rotary non hanno aspettato il manuale per iniziare i progetti di collaborazione (vedi "Oltre la polio", a destra). Ora che il manuale è disponibile, Maloney ha alcune idee sulle strade che la partnership potrebbe voler esplorare. Tra queste c'è quella di "dare potere alle ragazze", che era il tema della Giornata del Rotary di quest'anno con l'UNICEF. "Questo porterebbe avanti un tema iniziato dal Past Presidente del RI Shekhar Mehta e che il Presidente Jennifer Jones sta portando avanti", ha detto Maloney. "L'UNICEF è ben posizionato per implementare programmi per potenziare le ragazze, e anche la salute materno-infantile [una delle sette aree d'intervento del Rotary] rientrerebbe in questo ambito".
Come Jacquier, Maloney vede il manuale come uno strumento che aiuta a raggiungere questi obiettivi ambiziosi. Ma è anche consapevole che si tratta solo di questo: uno strumento o, come dice lui, una mappa stradale. "Il manuale non è il risultato finale", afferma Maloney. "Il risultato finale è il servizio e i progetti che saranno implementati come risultato del manuale". È tempo per i soci del Rotary e dell'UNICEF di dispiegare insieme quella mappa e fare un passo verso il futuro".
Questa storia è apparsa originariamente nel numero di novembre 2022 della rivista Rotary.