Borsa di studio del Rotary offre ai CEO competenze per preservare cultura e storia
Nel 2006 l'organizzazione no profit Turquoise Mountain è stata creata su richiesta del Principe Carlo D'Inghilterra e del Presidente dell'Afghanistan in carica all'epoca, Hamid Karzai, per preservare edifici storici, rivitalizzare i mestieri tradizionali e creare posti di lavoro per le culture in crisi. Il lavoro svolto dall'organizzazione in Afghanistan ha creato opportunità per artigiani e ha portato articoli manufatti di lusso ai rivenditori per creare un mercato sostenibile per le merci prodotte.
Shoshana Stewart, la nuova CEO di Turquoise Mountain, attribuisce il credito alle competenze acquisite grazie a una borsa di studio del Rotary per avere aiutato l'organizzazione a raggiungere profughi del Myanmar e della Siria in Medio Oriente. Secondo Stewart i programmi di ripresa economica di successo dovrebbero concentrarsi sulla creazione, prima di tutto, di un maggiore spirito civico.
D: Hai ottenuto una laurea in astrofisica e hai insegnato scienze prima di fare volontariato in Afghanistan. Cosa ti ha portato alla guida di un'associazione no profit?
R: In realtà, il modo in cui sono arrivata qui è davvero stato un caso. Stavo viaggiando con qualcuno quando ho saputo di Turquoise Mountain mentre mi stavo preparando ad andare a Kabul. Il progetto Turquoise Mountain era stato lanciato da appena sei mesi, e c'erano già oltre 100 persone coinvolte nella calligrafia e lavorazione del legno, e cominciavano a ripulire dall'immondizia la città vecchia. Ho cominciato ad aiutare in qualsiasi ruolo possibile; ho lavorato ad altri progetti e sono diventata vice CEO del fondatore, Rory Stewart, con il quale oggi sono sposata.
D: Tu hai dichiarato che non sono stati necessariamente gli studi sulla pianificazione strategica o la flessibilità che ti hanno aiutato a realizzare le cose, piuttosto il focus sull'energia, la bellezzia e l'orgoglio. Perché?
R: In una crisi umanitaria, la gente ha bisogno di cibo, acqua e alloggio, molto ma molto presto. La gente ha bisogno di lavoro. Quello che ho scoperto è che alle persone piace andare a lavorare, ad apprendere un mestiere che celebra la propria storia. Più la vita diventa difficile e più la gente ha bisogno di un senso di identità e di appartenenza.
D: Quali mestieri stanno imparando in Afghanistan?
R: Gli artisti in Afghanistan creano delle bellissime illuminazioni; le decorazioni colorate che circondano la calligrafia. L'arte è tradizionalmente creata con lapislazzuli macinati, pittura dorata e smeraldo schiacciato. Anche se questo era il modo in cui veniva fatto in passato il Corano, oggi è un metodo estremamente raro. Gli insegnanti e studenti dell'Institute for Afghan Arts and Architecture, gestito dalla Turquoise Mountain, hanno pensato di produrne uno senza una commissione e vedere cosa succedeva. Con oltre 600 pagine, è stata necessaria una squadra di 38 specialisti in calligrafia e pittura in miniatura che hanno lavorato per circa due anni per completare il progetto. Ma ce l'abbiamo messa tutta e adesso abbiamo un potenziale acquirente. La speranza è di avere delle commissioni per questi articoli.
D: Che altro tipo di lavoro state realizzando in altri Paesi?
R: Adesso siamo in Myanmar e in Medio Oriente. La prima cosa da fare è di trovare artigiani esperti e assicurarci che stiano ancora producendo i loro articoli. Abbiamo trovato 30 dei migliori artisti siriani in Giordania, e abbiamo cominciato a connetterli con i mercati. Da poco abbiamo sviluppato programmi di formazione nel settore tessile e di manifattura del legno nei campi profughi di Azraq e Zaatari, in Giordania. I prodotti sono stati lanciati durante London Craft Week.
In Myanmar c'è un incredibile centro-città storico, a Yangon. Stiamo lavorando a un progetto su grande scala, con il vecchio edificio Tourist Burma, insieme a gioiellieri, artisti del settore tessile e tessitori. Stiamo facendo incontri con il Rotary Club di Yangon in Myanmar e stiamo parlando di una potenziale collaborazione.
— Nikki Kallio
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