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Aumentare il nostro impatto: una conversazione con Tusu Tusubira

Chi è Francis “Tusu” Tusubira. Tusubira, socio fondatore di una società di consulenza in materia di tecnologie dell’informazione e della comunicazione, è socio del Rotary Club di KampalaNord, Uganda, e ha fatto parte della Commissione sulla pianificazione strategica del Rotary quando è stato sviluppato il nostro Piano d’azione. È anche un membro del Cadre di consulenti tecnici della Fondazione Rotary.


D. Il Piano d’azione ci chiede di aumentare il nostro impatto. Come potremmo pensare di farlo? 

TUSU: Ecco un’analogia: Quando i tuoi figli vanno a scuola, è facile entusiasmarsi per un ottimo voto o risultati del test – il successo di quel momento immediato. Ma come genitori, sappiamo che dobbiamo vedere le cose in prospettiva. Che tipo di persone stanno diventando i nostri figli? Cosa faranno per il mondo dopo che ce ne saremo andati?

L’impatto reale è qualcosa che va ben oltre l’opera che facciamo per un progetto. È sostenibile molto tempo dopo che avremo lasciato la scena.

Questa definizione di impatto ci impone di pensare al servizio in modo diverso. Non è quello che diamo alle comunità che crea sostenibilità. Ma se il progetto consente alle comunità di assumersi la responsabilità e guidare la trasformazione in proprio dopo che andremo via. Un buon progetto è un catalizzatore di cambiamento sostenibile.

D. Perché è importante misurare il nostro impatto?

TUSU: Per capire meglio ciò che occorre iniziare a fare, continuare a fare e smettere di fare. È essenziale per il futuro della nostra organizzazione. Le principali agenzie di finanziamento richiedono prove di impatto. I giovani – il futuro del Rotary – sono cresciuti chiedendo alle istituzioni e alle organizzazioni una maggiore responsabilità e trasparenza.

D. Quali cambiamenti vedi già nel Rotary?

TUSU: Mi rincuora il fatto che il Rotary stia identificando modi coerenti per valutare e misurare i risultati. In questo modo, saremo tutti sulla stessa lunghezza d’onda quando si tratta di pianificare progetti e identificare l’impatto.

Vedo anche una maggiore propensione al rischio. Un finanziamento meno proscrittivo promuoverà l’assunzione intelligente dei rischi e incoraggerà i cittadini a imparare dai fallimenti piuttosto che dalla paura.

C’è maggiore sostegno per i club nel concentrare i propri sforzi su alcune aree chiave, piuttosto che cercare di fare troppi progetti. Invece di iniziare chiedendosi “Quali sono le lacune qui?”, i club stanno imparando a costruire sui punti di forza della comunità e cercano quelli che io chiamo i “punti di pressione” – aree in cui l’opera mirata e focalizzata può mettere in moto una cascata di cambiamenti.

Sono anche entusiasta della nuova iniziativa Programmi di grande portata. Questi progetti hanno un lasso di tempo più lungo necessario per fare una differenza sostenibile. Ancora più importante, i Programmi di grande portata incentivano i club a collaborare e vengono riconosciuti per averli realizzati. Se l’intenzione è di fornire fonti di acqua pulita, perché avere 50 club che realizzano 50 progetti diversi? Ci siamo uniti contro la polio. Uniamoci per risolvere altre sfide che il nostro mondo deve affrontare.

D. Cosa ti fa sentire ottimista?

TUSU: La nostra opera di eradicazione della polio dimostra che siamo un’organizzazione in grado di avere un impatto reale e duraturo. E sono entusiasta della crescente generazione di Rotariani e Rotaractiani che stanno mostando il loro impegno per soluzioni sostenibili. Possiamo farcela.

Oltre a questo, il mio nome, Tusubira, significa letteralmente “noi speriamo”!

Scopri cosa può fare il tuo club su rotary.org/it/actionplan.