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Accrescere la nostra capacità di adattamento: Una Conversazione con Nicki Scott

Conosciamo Nicki Scott. Scott, consulente per la gestione del cambiamento e socia del Rotary Club di The North Cotswolds, Inghilterra, ha contribuito allo sviluppo del nostro Piano d'azione nell'ambito della Commissione per la pianificazione strategica del Rotary. È la vicepresidente 2022/2023 del Rotary International.


D. Perché accrescere la nostra capacità di adattare una delle priorità del Piano d'azione?

NICKI: Tutti, e tutte le organizzazioni, stanno cercando di avere un maggiore impatto sulla società. È un'enorme opportunità per il Rotary essere un leader di pensiero e un partner ricercato. Ma se vogliamo guidare in un momento di accelerazione del cambiamento, dobbiamo diventare – ed essere visti come – più agili e rilevanti.

D. Quali sono le sfide?

NICKI: Come organizzazione, siamo molto frammentati e gerarchici. Abbiamo regole, dirigenti, titoli e commissioni al posto di squadre. Più livelli amministrativi ci sono, più si è rimossi dal lavoro vero e proprio.

Dobbiamo considerare la leadership come qualcosa a cui chiunque, a qualsiasi età, può arrivare. Non occorrono 40 anni di esperienza prima di poter contribuire in modo significativo. Basta ricordare che Paul Harris aveva solo 36 anni quando ha fondato il Rotary.

D. Dove vedi le opportunità?

NICKI: Prima della pandemia, una grande percentuale di soci del Rotary non pensava o vedeva al di là del proprio club. I soci non si vedevano come una rete globale di responsabili del cambiamento. Durante la pandemia, le persone partecipavano a riunioni virtuali in diversi distretti e Paesi e vedevano per la prima volta tutte le cose che il Rotary stava facendo.

Stiamo capitalizzando su questo slancio. Ho collaborato con una squadra in Gran Bretagna e Irlanda che ha avviato un hub globale del Rotary, una piattaforma online che collega le persone ai club ma che dà loro anche l'opportunità di partecipare in base alle cause piuttosto che alla località. E il loro coinvolgimento può essere episodico piuttosto che legato a un incontro settimanale in un momento specifico. Si sta dimostrando molto efficace sia nell'attrarre nuovi Rotariani che nel mantenere quelli esistenti.

Noto anche che il Rotary è più impegnato a fare leva sull'operato degli altri, per condividere la leadership. In Gran Bretagna e Irlanda, organizziamo Volunteer Expo, un evento in cui tutti i tipi di persone e organizzazioni possono riunirsi e collaborare. Non dobbiamo reinventare la ruota ogni volta.

D. Quali cambiamenti strutturali accresceranno la capacità di adattamento del Rotary?

NICKI: Una maggiore autonomia regionale è la chiave. Ciò che potrebbe funzionare per una regione può non essere adatto per un'altra.

Possiamo essere molto più concentrati a livello regionale senza perdere gli ideali di un'organizzazione globale o perdere il potere di un marchio globale. Possiamo raggiungere l'armonia e amplificare il suono se suoniamo tutti la stessa melodia invece di una selezione staccata di assoli.

D. Cosa ti rende maggiormente ottimista?

NICKI: Il Rotary ha qualcosa di potente da offrire. Ci sono molte organizzazioni ben intenzionate in giro, ma le buone intenzioni non sempre si traducono in risultati. Il Rotary dispone dell'infrastruttura e dell'integrità che le persone cercano, e le connessioni nelle comunità per sapere cosa è davvero necessario. Sappiamo come portare a termine l'impresa. Siamo individui Pronti ad agire.

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